Adriatica Ionica Race 2018, Argentin: “Non è più soltanto un’idea, abbiamo permessi UCI e almeno il 50% delle coperture economiche”

Moreno Argentin inizia a svelare qualcos(in)a della sua Adriatica Ionica Race 2018. Nuova corsa inserita nel calendario UCI per il prossimo anno, è prevista al momento dal 20 al 24 giugno, ma sin dalla sua apparizione la corsa è stata accolta con un certo scetticismo visto che non era stato fatto nessun annuncio al riguardo, oltre alla sua assenza dalla Ciclismo Cup 2018. Nel periodo invernale erano cominciati ad emergere alcun primi dettagli con la possibilità che la corsa 2.1 sconfinasse anche in Austria e Slovenia come prima fase di un lungo progetto quinquiennale il cui obiettivo era portare la corsa fino in Grecia per un totale di dieci tappe. Rispetto a quanto vi avevamo riportato, ci sarebbe stati dei cambiamenti, ma la situazione resta ancora abbastanza fluida, con lo stesso ex iridato che non vuole ancora svelare troppo.

“È un progetto che, per scelta, non abbiamo ancora presentato pubblicamente preferendo lavorare sotto traccia – spiega Argentin alla rivista InBici, a margine di una intervista più di ampio raggio sulla sua carriera – Però non è più soltanto un’idea sulla carta: abbiamo già tutti i permessi dell’UCI e almeno il 50% delle coperture economiche necessarie. Pertanto, partiremo già da quest’estate, probabilmente dal 20 al 25 giugno. Partiamo in corsa, ma con i permessi dell’UCI già accordati non possiamo rinviare più nulla. Sarà un debutto, un numero zero, una corsa a tappe che, nei nostri progetti, dovrebbe diventare un appuntamento annuale sempre più importante”.

Dalle informazioni che avevamo raccolto in precedenza, sembrava che in questa prima edizione ci sarebbe stato uno sconfinamento in Austria e Slovenia, mentre ora il paese balcanico sembrerebbe essere saltato, anche se Argentin aggiunge un giorno di corsa a quelli che al momento prevede il calendario UCI, portando così a sei tappe la corsa che in origine invece era di quattro-cinque. Un cambiamento non è chiaramente impossibile, resta tuttavia da vedere come questo si inquadra nel complesso di una corsa che dovrebbe comunque partire da Venezia, seguendo poi le strade della Serenissima, come annunciava il suo nome stesso. Dal veneto previsto passaggio in Friuli Venezia Giulia, per poi entrare in Austria, ma per il momento la lunga strada verso la penisola ellenica si fermerebbe qui, almeno per il 2018.

Solo nella prossima stagione si dovrebbe aggiungere dunque la Slovenia, insieme alla Croazia, con il viaggio che proseguirebbia via via più a Sud negli anni seguenti, fino ad arrivare a pieno regime, almeno nei programmi iniziali, nel 2022, per un totale di nove nazioni in dieci tappe. Progetto dunque molto ambizioso che cerca anche di valorizzare un territorio che recentemente si è unito nella Euroregione Adriatico Ionica e lo sconfinamento così prolungato giustificherebbe dunque anche l’assenza della corsa dal calendario della ex Coppa Italia.

Al via mancano ancora tre mesi, nei quali c’è tempo per definire e comunicare in maniera chiara tutti i dettagli. Intanto sarebbero arrivate già richieste e conferme da alcune squadre. Il parterre sarebbe infatti di 16 squadre totali, di cui cinque appartenenti al WorldTour. Ovviamente, essendo corsa .1, possono partecipare anche le continental dei relativi paesi di transito, presenti e futuri.

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